Attenzione al tuo bancomat: ecco perché usarlo troppo può essere pericoloso come camminare su ghiaccio sottile

Il Bancomat identifica un sistema di pagamento ma più in generale di servizi radicalizzati nel nostro paese che sono stati affiancati da tanti altri, anche se resta probabilmente proprio quello definibile come “Bancomat” tra i più comuni, associati a vari ambiti bancari. Come ogni tecnologia diffusa, ha diversi vantaggi ma anche alcuni rischi e pericoli.

La comodità del Bancomat

La denominazione “Bancomat” spesso si rifà ad una azione o una serie di azioni che porta l’utilizzo di strumenti elettronici e telematici, anche se molto spesso ancora oggi rientra in quelle che sviluppano il prelievo di contante, ovvero di banconote, oppure il pagamento digitale tramite opportune ed associate tessere.

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E’ uno strumento che oggi viene impiegato maggiormente nella seconda operazione ovvero i pagamenti digitali, quindi attraverso gli oramai diffusi e pressochè obbligatori presso quasi tutti gli esercenti POS, i terminali per pagare in modo rapido, anche senza inserire il PIN (per importi entro determinate cifre), mentre è meno impellente la tendenza a prelevare.

In entrambi i casi oggi è difficile rinunciare a strumenti simili, esisono però i rischi legati anche al Bancomat, non imputabili a difetti veri e propri ma che sono cosituiti da falle ed evidenze che possono causare dei problemi anche molto seri. Alcuni di questi difetti sono conosciuti, altri lo sono di meno.

Il problema sicurezza

E’ probabilmente il fattore maggiormente conosciuto e “seguito” anche dai criminali: la diffusione dei dati e quindi anche flussi di denaro attraverso vie telematiche / digitali ha ridotto il rischio di furto tradizionale ma ha aumentato l’attenzione in merito alle frodi che coinvolgono anche il Bancomat naturalmente in una serie di elementi che sono in evoluzione da quasi mezzo secolo.

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Il principale elemento da attenzionare e l’utilizzo del Bancomat in particolare durante le operazioni presso l’ATM a forte rischio furti “fisici” ovvero intesi come nella privazione o nello smarrimento della tessera. Molti casi sono stati registrati in corrispondenza di dei terminali, con tessere Bancomat catturate da questi elementi.

La presenza di fessure bloccate precedentemene ma anche di skimmer ovvero apparecchiature che sono spesso ben nascoste, ma che sono in grado al momento dell’inserimento di “leggere” le informazioni sulla tessera, identifica uno dei principali problemi che permette poi la clonazione della carta, con conseguente furto di dati, il che significa qualcosa da attenzionare.

Il problema dei costi

Meno dannoso e sicuramente non necessariamente illecito è anche il problema dei costi e commissioni: anche se molte banche offrono di fatto un canone azzerato di utilizzo, in alcuni casi, decisamente non così infrequenti, possono emergere delle commissioni legate all’uso intensivo dei pagamenti con Bancomat ma anche attraverso i prelievi.

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Associata ad ogni operazione di prelievo infatti spesso viene più o meno nascosta una commissione che è molto variegata a seconda dello sportello e dalla Banca di cui disponiamo, e questa può variare da 1 singolo euro fino a diversi euro. Elemento che da sempre è anche un fattore che ha portato le banche a “scontrarsi” con lo Stato.

E’ bene quindi scegliere o eventualmente verificare se sono presenti costi in ambo i sensi: nel corso di un lasso di tempo abbastanza lungo infatti possono configurarsi delle problematiche tali da trovarsi un ammanco di denaro effettivo sul proprio conto, a causa di queste commissioni (che sono ridotte o assenti sui pagamenti digitali, molto spesso).

Come usare il Bancomat nel modo giusto

Per evitare le truffe presso gli ATM è sempre bene verificare la presenza di eventuali elementi “strani” ed estranei in prossimità del terminale, a partire da piccole telecamere, fino ai già citati elementi come gli skimmer che non di rado si trovano proprio nei paraggi dei terminali. E’ anche bene verificare la presenza di persone troppo vicine a noi durante l’operazione.

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Moltissimi bancomat e carte di debito oggi sono disposti della tecnologia contactless, che garantisce l’utilizzo di carte di pagamento tramite sistemi ad infrarossi, ovvero senza inserire fisicamente il supporto in un terminale o in un POS. Questo però porta una vulnerabilità se non conserviamo opportunamente le nostre carte nel modo giusto.

Fare ricorso a portafogli o portamonete con una certificazione chiamata RFID, ovvero una sorta di “schermatura” che elimina alla base il problema dei pagamenti concepiti “inavvertitamente”, quindi senza un contatto volontario. Allo stesso modo al nostro bancomat / Carta di debito è sempre bene associare una app con tanto di notifica così da tenere conto dei movimenti in tempo reale.

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