Hai un buono postale? la scoperta sconvolgente che potrebbe renderlo molto più redditizio sta per essere annunciata

Avete mai sentito parlare dei buoni fruttiferi postali? Sono degli strumenti di investimento importanti, che però si devono sempre conoscere, prima di poterci investire. E’ un prodotto su cui puntare i proprio risparmi, visto che veloce e al tempo stesso sicuro. Ma scopriamo qualche cosa di più, per non cadere in errore.

Buoni fruttiferi postali: cosa sono?

Sono dei buoni di investimenti, che vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, dello Stato. Per cui, sono molto sicuri, visto che la società che li gestisce, è quella legata allo Stato. Il tutto, ovviamente sotto forma di azioni, collocati e smistanti, da Poste Italiane. E questo è già un primo punto.

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Da sempre, fin dal momento della loro entrata in scena, sono sempre stati considerati di grande spessore, per via del fatto che sono ritenuti poco rischiosi. Negli anni 90, tra le altre cose, erano in grado di potere dare un ottimo rendimento, anche facendo degli investimenti, molto bassi. Cosa non da poco.

Poi, con il passare degli anni le cose sono cambiate, e i metodi di investimento si sono anche evoluti. Per cui, anche quando si decide di cominciare questa cosa, è sempre bene, avere in mente degli obiettivi, per cui sapere verso che cosa si va incontro, e che cosa si vuole ottenere.

In che modo funzionano?

Il funzionamento dei buoni fruttiferi è molto semplice. Il risparmiatore versa una cifra, che può avere anche una soglia minima, che parte da 50 euro. Poi, con il tempo, questa porta dei guadagni e degli interessi, che possono variare, con il passare del tempo. Anche per via del fatto, che ci sono delle variabili.

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Tanto per cominciare: l’importo che viene investito, poi la durata del buono e infine la tipologia del buono che viene sottoscritto. inoltre, è bene sapere che un buono, può avere una durate che parte da tre anni e arriva a venti anni. E che si deve scegliere, anche in base a quelle che sono le esigenze, di chi investe.

Per finire, come accennato prima, la sicurezza di questi buoni fruttiferi, si lega in modo indissolubile, alla presenza dello Stato. E’ lui, a potere dare la garanzia, che tutti gli investitori cercano, e che per forza di cose, altre società, non possono mai garantire, allo stesso modo. E’ davvero importante.

Quanto possono rendere?

Non si tratta solo di investimenti sicuri, ma anche molto redditizi. Per cui, tante volte, questa cosa, porta a decidere di investire, senza informarsi nel modo migliore, e questo è sempre un errore. Le cose, con il passare del tempo sono cambiate, e anche i rischi adesso, al pari di altre cose, sono maggiori.

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Gli esperti del settore, sono certi del fatto, che a confronto con i BTP, ovvero i Titoli di Stato, i buoni fruttiferi, sono degli investimenti più rischiosi. Per cui, si parla di un investimento dell’1,5% per chi ha dei buoni di tre anni. E poi del 4,5%, per un prodotto che è riservato ai minori.

Ma solo nel caso in cui, il buono è stato sottoscritto, fin dal momento della nascita del bambino. E con una permanenza, che dura da almeno sedici anni. Insomma, si parla di investimenti, che partono anche da piccole cifre, che poi con il passare del tempo, possono crescere a vista d’occhio.

Come si sottoscrivono i buoni?

Chi decide di investire, tra le tante cose che deve conoscere, deve anche sapere che ci sono dei metodi, che permettono di potere portare avanti un investimento. Metodi che sono diversi tra di loro, ma che permettono allo stesso modo, di potere raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati. Senza intoppi.

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Rivolgersi ad un ufficio postale: per cui recarsi in sede, e sottoscrivere quelli che sono i buoni tradizionali, cartacei. O in alternativa, anche usare quelli innovativi, che sono dematerializzati, e che permettono di non avere nessuna tipologia di scartoffie, tra le mani. Un metodo del tutto nuovo, degli ultimi anni.

Sottoscrivere buoni dematerializzati: in alternativa, comodamente da casa, sottoscrivere un buono e farlo in forma dematerializzata. Per cui, servirsi del portale online, di Poste Italiane, e fare tutto da casa, senza dovere andare in filiale, perdere del tempo, con le file e cose del genere. Tutto, dal divano di casa propria.

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