Deposita 10 euro sul suo libretto di risparmio nel 2005 senza toccarli: ecco quanto avrà dopo 20 anni

Che cosa succede, ad una cifra presente in un libretto postale dopo tanti anni? E’ una domanda lecita, che potrebbe tornare utile, a molte persone. Ad esempio, se si depositano dieci euro, dopo venti anni che valore avranno, potranno essere recuperati? O andranno persi? Cerchiamo di scoprirlo e di capire qualche cos di più.

Libretto postale dormiente: di cosa si tratta?

Il libretto postale, viene chiamato dormiente, quando il titolare non lo usa, e non lo movimenta, per un totale di dieci anni. Se, al suo interno, ci sono delle cifre superiori a cento euro, allora il problema non si pone, infatti, non ci saranno blocchi o impossibilità di utilizzarlo. Nemmeno, dal punto di vista operativo.

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Se per esempio, abbiamo dentro al libretto, una cifra superiore o anche pari a 500 euro, e di non avere fatto, nessuna operazione per un totale di dieci anni. Allora, questa cifra, viene trasferita su un Fondo Speciale. Questo fondo, ha il potere di trasferire le somme, non reclamate, e usarle per la pubblica utilità.

Se invece si tratta di cifre irrisorie, è possibile che il conto, non venga nemmeno preso in considerazione, e che con il passare del tempo, possa essere chiuso di ufficio. Sicuramente, la prima cosa da fare, è quella di andare presso Poste Italiane, per chiedere aiuto, e per capire bene anche in che modo, muoversi.

Come evitare che un libretto postale diventi dormiente

Una cosa è certa, i libretti postali, sono da sempre, ritenuti una forma di risparmio sicura, per gli italiani. Sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti, ed hanno la garanzia dello Stato. Ma se il titolare, dimentica di usare quei fondi, per un totale di dieci anni, potrebbe perdere ogni cosa.

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E quindi, che cosa si deve fare? La cosa importante, è anche eseguire una operazione minima. Magari, un versamento, o anche un prelievo. In un arco temporale, che sia inferiore ai dieci anni. Cosi, per riuscire sempre a tenere, il conto attivo, e non correre nessuna tipologia di rischio. E sapere, che i soldi, sono sempre la.

E inoltre, si può anche controllare, la pagina di Poste Italiane, che è dedicata, proprio ai libretti postali che sono a rischio estinzione. Cosi, da potere sempre intervenire, prima che il trasferimento verso il Fondo, possa diventare definitivo. E che quindi, quei soldi, si possano in qualche modo, perdere. E’ molto importante.

Cosa fare se il proprio libretto risulta dormiente?

Per cui, quello che sappiamo, è che il libretto postale, comincia a essere dormiente, superati i dieci anni. E la domanda è: come verificare una cosa del genere? Per prima cosa, si deve sempre cercare, dentro l’elenco ufficiale, dei depositi dormienti. Si tratta di un elenco, che viene pubblicato, in forma periodica.

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E che si trova sul sito di Poste Italiane. Ed è sempre ordinato, in base all’ufficio presso cui è stato aperto. Per potere trovare il proprio, si deve usare il sistema di ricerca, che comporta la presenza del pdf. Poi, inserire il nome del proprio ufficio postale, e fare una ricerca tramite Google.

Se si scopre, che il proprio libretto postale, è stato inserito in quelli dormienti, si deve agire subito. E si deve cercare, di fare tutto quanto, nel primo giorno del mese successivo. Andando appunto, presso l’ufficio postale. A quel punto, si devono fornire, i dati che sono richiesti. Se non si rispettano le date, il libretto verrà chiuso.

Si può ricevere un rimborso?

Nel caso in cui, la cifra del proprio libretto, è andata a finire nel Fondo, di cui abbiamo parlato prima, si può anche chiedere un rimborso. E lo si può fare, parlando direttamente, con la Consop. La concessionaria, dopo la richiesta, potrà verificare le ricevute, per capire come stanno le cose.

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Una volta che ha giudicato la situazione, potrebbe richiedere delle integrazioni, o anche delle rettifiche. Nel caso in cui, il rimborso venga approvato, però, è possibile che tempistiche, possano essere davvero lunghe, per via dei tanti passaggi, che si devono effettuare. Per cui, non ci si deve preoccupare, se passano anche dei mesi.

Infine, per potere chiedere il rimborso, si deve anche allegare, l’attestato di devoluzione del fondo. Un documento, che viene rilasciato da Poste Italiane. E poi, si deve scaricare, il modello di domanda, che si trova sul sito di Consap. Ed è fatta. A quel punto, non si deve fare altro che attendere.

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