“L’avvertimento del Fisco per chi riceve rimborsi: “”State attenti”””

“Fisco” è una parola che può far venire i brividi a qualche contribuente. Tasse, oneri, sanzioni e chi più ne ha più ne metta! Questi sono i vocaboli che più spesso vengono affiancati all’attività che compie questo organismo di controllo statale. Andiamo più nel dettaglio e immergiamoci nel mondo del fisco, per conoscerlo un po’ più a fondo.

Il Fisco: di cosa si tratta?

La parola “fisco”, come accennato nel paragrafo introduttivo del presente articolo, è un termine che racchiude una serie di attività che vengono compiute a livello statale da parte degli enti preposti, per garantire la riscossione delle imposte e dei tributi a carico dei cittadini, in questo caso definiti contribuenti. Insomma, il fisco gestisce gli aspetti fiscali dell’Italia.

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L’ente che più di tutti si occupa di questi aspetti è l’Agenzia delle Entrate che, come dice il nome stesso, ha come ambito di attività principale quello di riscuotere le imposte (che rappresentano, quindi, un’entrata per lo stato) e di controllare che i cittadini agiscano regolarmente per quel che riguarda il pagamento delle tasse.

Ma non è tutto! L’ambito di azione dell’Agenzia delle Entrate non si ferma a questo compito: essa, infatti, gestisce anche le dichiarazioni dei redditi e, nel caso in cui sia necessario e dovuto al contribuente, emette anche alcuni rimborsi fiscali. Per questo motivo, è necessario, a cadenza annuale, compilare il modulo 730.

I rimborsi: andiamo nel dettaglio

Come mai l’Agenzia delle Entrate prevede l’emissione di rimborsi di varia entità? Chi ha diritto a tali rimborsi? Quali sono i motivi alla base? Cercheremo di dare risposta a queste domande nei paragrafi che seguono. Iniziamo dicendo che non è poi così raro che un contribuente paghi più tasse del dovuto.

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Che sia per un mero errore di calcolo o per delle anomalie nel conteggio delle detrazioni, nel caso in cui venga alla luce un pagamento in eccesso dei contributi spettanti al cittadino, l’Agenzia delle Entrate di occupa di rilasciare il corrispettivo rimborso, secondo tempi e modalità prestabilite. Un esempio? L’accredito diretto in busta paga.

In alternativa è possibile che il contribuente riceva il denaro che gli spetta con accredito sul proprio conto corrente, a seguito dei dovuti controlli condotti direttamente dalla stessa Agenzia delle Entrate. Anche se le tempistiche possono variare in base ai casi, in genere sembrerebbero essere sei i mesi massimi entro i quali l’ente provvederebbe al rilascio del rimborso.

Quali sono i principali avvertimenti da parte del Fisco?

Affiancati alla operazioni di riscossione e di rimborso dei contributi fiscali, il Fisco agisce anche come organismo di vigilanza e di controllo. Proprio per questo motivo è possibile ricevere direttamente a casa una busta contenente avvisi e comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Gli oggetti delle comunicazioni possono essere varie.

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In alcuni casi, si tratta di avvertimenti che non possono essere non considerati. Un esempio è rappresentato dagli avvisi di accertamento, che hanno lo scopo di stimolare il contribuente al pagamento dei tributi, pena il recupero forzato del credito tramite pignoramenti o altre modalità di azione. In altri casi, si può trattare di cartelle esattoriali.

Queste contengono informazioni circa l’entità della somma da pagare, con eventuali interessi o sanzioni. In genere le cartelle esattoriali hanno un tempo di comporto pari a 60 giorni e possono essere saldate tramite rateizzazione, se opportunamente richiesta. Infine, l’Agenzia delle Entrate può inviare comunicazioni “bonarie” in cui si richiedono delle correzioni nella dichiarazione dei redditi o per indicare degli errori nei versamenti.

Cosa fare in caso di ricezione di un avviso da parte del Fisco?

Se una mattina hai controllato la tua cassetta della posta e hai trovato una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate, non ignorarla! La prima cosa da fare è, infatti, leggere con attenzione il contenuto per capire la richiesta o la comunicazione che il Fisco richiede. Non rischiare di andare oltre il tempo massimo e dover pagare delle sanzioni ulteriori!

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Inoltre, è possibile che tali comunicazioni siano semplici errori formali, risolvibili in tempi rapidi e senza necessità di spese accessorie. Se non ti senti in grado di gestire la situazione, puoi sempre rivolgerti al tuo commercialista di fiducia, ferrato in materia e in grado di aiutarti al meglio e a farti capire il problema.

Non sempre Fisco è sinonimo di “problema”. L’ambito di azione degli enti preposti alla riscossione e al versamento di rimborsi, infatti, non si ferma qui. Anche le operazioni di controllo e vigilanza sono fondamentali per poter gestire al meglio le entrate statali, da un lato, e per garantire il rispetto dei propri oneri fiscali, dall’altro.

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