Questa pianta miracolosa protegge il fegato e combatte la cirrosi: scoprila subito!

Esagerando con un alimentazione non proprio sana e anche per via dei nostri ritmi di lavoro stressanti, la nostra digestione può risentirne. Per questo abbiamo bisogno di fare un detox e a volte per effettuarlo usiamo delle erbe che sono portentose. Questa in particolare è molto benefica perché protegge il fegato e combatte la cirrosi.

La pianta che protegge il fegato

Fra le piante medicinali che possiamo usare per proteggere il fegato c’è il cardo mariano (anche conosciuto come Silybum marianum). Si usa proprio per trattare disturbi del fegato come ittero, calcolosi della colecisti) e per favorire la digestione. Di questa erba si usano a scopo medicinali i frutti (che di solito sono impropriamente identificati come semi).

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Il cardo mariano contiene il principio attivo della silimarina, flavonolignani (come la silibina che è la maggior parte del flavonolignani), ma anche acidi grassi, tannini e flavonoidi (come taxifolina, querceti e apigenina). Il cardo mariano è noto quindi per le sue proprietà epatoprotettive ma anche digestive e non solo. Infatti è un’erba portentosa per il detox.

Ma come mai questa erba ha proprietà epatoprotettive e dovremmo assumerla per tale motivo? Indubbiamente perché è un antinfiammatorio e antiossidante per via della silimarina che neutralizza i radicali liberi e promuove le difese antiossidanti, bloccando il processo infiammatorio e quindi anche le cellule del fegato. Inoltre, questa favorisce la detossificazione e riduce l’accumulo di lipidi a livello del fegato, garantendo la sua funzionalità regolare. Poi, la silibina stimola la sintesi delle proteine a livello del fegato e ne determina la rigenerazione.

Come assumere il cardo mariano

Il cardo mariano si trova in commercio in tanti integratori naturali che contengono estratti di silimarina. I semi poi vengono usati anche per realizzare tanti infusi, tisane e decotti che si possono usare a scopo protettivo, assumendoli nella giornata. Si può anche preparare in casa acquistando i semi in erboristeria.

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Dobbiamo solo farli bollire per 10 minuti in acqua bollente e poi lasciarli in infusione altri 5-10 minuti. I fitocomplessi, infatti, ovvero tutti gli estratti della pianta hanno dimostrato effetti benefici sul parenchima epatico, cioè sul tessuto cellulare, favorendo la ricostituzione da danni provocati dall’assunzione di alcol o farmaci.

I principi attivi della pianta hanno un’azione positiva sul fegato grazie appunto ai flavonoidi che svolgono azione epatoprotettrice. Quindi si possono aggiungere un cucchiaino di semi in acqua bollente e sorseggiare questa bevanda anche una volta al giorno. Ovviamente il cardo mariano potrebbe avere anche effetti negativi su alcuni soggetti portando per esempio a disturbi lassativi, disturbi intestinali, dolore addominale, affaticamento e cefalea.

Il cardo mariano: fra benefici e controindicazioni

Il cardo mariano ha proprietà antiepatotossiche note sin dall’antichità e viene usato proprio in caso di sofferenza del fegato e delle sue funzionalità, dovute a patologie come epatiti, cirrosi e steatosi. Ha anche proprietà colagoghe cioè favorisce l’escrezione della bile e quindi di preservare la cistifellea da alcuni disturbi.

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Inoltre, sembrerebbe che questa pianta aiuti anche a ridurre i livelli di colesterolo e degli zuccheri nel sangue. Però vale la pena ricordare anche possibili controindicazioni nell’assunzione. Fra quelli più comuni ci sono infatti disturbi gastrointestinali (diarrea e gonfiore addominale), disidratazione, mal di testa, irritabilità, difficoltà ad addormentarsi. Il cardo mariano può anche causare allergia.

In genere soffrono di allergia al cardo mariano i soggetti che sono già allergici ad altre piante che fanno parte della stessa famiglia come le ambrosie, i crisantemi, le calendole e le margherite. In genere comunque se i quantitativi di cardo mariano sono assunti in modo appropriato, questa pianta non causa alcun problema.

Conclusione

Per proteggere il nostro fegato e combattere la cirrosi, c’è una pianta che possiamo assumere sia sotto forma di integratori che come infusi o decotti: si parla del cardo mariano che per via di ciò che contiene come la silimarina, ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Quindi, bere questi infusi, può essere davvero utile.

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Utile soprattutto per i soggetti che hanno abusato di alcol. In questo modo si prevengono anche patologie a carico del fegato. È stata infatti riscontrata la capacità epatoprotettiva del cardo mariano che, se assunta in modalità consona, non causa problematiche. Al contrario per alcuni soggetti può avere qualche effetto negativo a livello della digestione.

Ma non solo. In genere comunque il cardo mariano è sicuramente la pianta miracolosa che protegge il fegato e combatte la cirrosi, una grave malattia del fegato che degenera e che è provocata dall’assunzione dell’alcole e di epatiti virali (B, C e D). Una condizione causata da un’infiammazione cronica che può compromettere proprio le funzionalità del fegato e che quindi va prevenuta e con il cardo mariano possiamo farlo.

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